Board diary

UNDICI TALENTI TOSCANI AL TOP

Architetti e creativi inseriti nella pubblicazione "Young Blood 2008"

Si chiama "Young Blood" ed è l’annuario dei giovani talenti italiani premiati nel mondo pubblicato da Airon Editrice su iniziativa del Ministero per le politiche giovanili. Undici di questi talenti - come riporta oggi il "Corriere Fiorentino" in un articolo molto interessante di Gabriele Ametrano - sono toscani doc, ma secondo il celebre detto degli antichi romani "nemo propheta in patria", spesso creativi e professionisti di qualità sono apprezzati maggiormente all'estero piuttosto che in Italia.

Troviamo quindi in questa lista di profili eccellenti: pubblicitari come Giovanni Settesoldi da Fucecchio che ha ideato una campagna promozionale per l'azienda Sasch conquistando Londra oppure architetti come Alessandro Marcattilj e Daniela Bianchi che si sono aggiudicati la tredicesima edizione del "Premio Riabita" o Andrea Mannocci e Niccolò Poggi che hanno ottenuto rispettivamente il primo premio del "Panini Design Contest - Share a new vision" (con un progetto sulla filiare bancaria del futuro) ed il ricoscimento "Europe 40 Under". Senza dimenticare Claudio Nardi premiato con il "Wallpaper award" per aver progettato e realizzato il miglior nuovo albergo del 2008.

Ma il talento toscano non si declina solo in architettura. Il 34enne pistoiese Alfredo Bini è un fotografo apprezzato tanto da salire sul podio dell'International Photo Award di New York così come il fiorentino Tommaso Barsali premiato a Parigi. E poi, ancora, Jacopo Milani - che per le sue qualità creative ha vinto una residenza artistica a Istanbul messa in palio da un concorso per giovani talenti del Gai di Torino - Federico Biondi, premiato al Festival di Locarno, Giorgio Fratini, protagonista del Festival Comics e Giuseppe Ragazzini, vincitore al Cartoon Festival.

Undici ambasciatori della Toscana nel mondo, undici testimonial sfolgoranti contro la tipica esterofilia nostrana che appare - alla luce di queste eccellenze professionali - solo l'altra faccia triste di un provincialismo italico tremendamente asfittico.

05/11/2009